Un corridoio di trasporto internazionale che collega il Mar Nero al Mar Caspio, attraversando quattro Paesi e garantendo lo spostamento di merci attraverso un sistema multimodale tra Unione europea, Caucaso e Asia centrale. E’ questo il progetto denominato “International transport corridor Caspian Sea-Black Sea” (ITC-CSBS), concordato da Azerbaigian, Georgia, Romania e Turkmenistan che hanno sottoscritto un accordo volto a rafforzare la cooperazione economica tra di loro e sostenere lo sviluppo sostenibile e la stabilità in tutta la regione. L’intesa è stata firmata a Bucarest dai rispettivi ministri degli Esteri, Elmar Mammadyarov (Azerbaigian), David Zalkaliani (Georgia), Teodor Viorel Melescanu (Romania), e Rashid Meredov (Turkmenistan). Il progetto originario per il corridoio merci Mar Nero-Mar Caspio era stato lanciato da Romania e Turkmenistan, poi fatto proprio anche da Georgia e Azerbaigian, con l’intento di realizzare un sistema di trasporto intermodale per via marittima, fluviale, stradale e ferroviaria delle merci tra l'Europa centrale e settentrionale e il Caucaso meridionale e l'Asia centrale, con la prospettiva di connettersi alla regione Asia-Pacifico. Il corridoio si basa sulla contiguità geografica tra le quattro nazioni firmatarie e sui servizi offerti dai moderni porti di Costanza (Romania), Poti (Georgia), Baku (Azerbaijan) e Turkmenbashi (Turkmenistan), ma anche su un collegamento diretto tra il porto di Costanza e il Danubio e, quindi, sulla ramificazione delle altre vie d'acqua interne che permettono l'accesso all’Europa centrale e settentrionale. In questa ottica, nel documento sottoscritto a Bucarest dai quattro ministri, viene sottolineata l'importanza del progetto ITC-BSCS in relazione al partenariato che esso ha per i quattro Paesi, data la crescente importanza internazionale attribuita al commercio globale e l'effettiva connettività dei trasporti. Pertanto le parti si sono impegnate a promuovere nel più breve tempo possibile la creazione del corridoio di trasporto multimodale, assicurando il sostegno politico all’iniziativa e istituendo un gruppo di lavoro composto da esperti al fine di identificare e risolvere tutte le questioni tecniche del progetto. Il corridoio completerà altri progetti regionali analoghi che mirano a stabilire un trasporto efficace di merci dagli Stati asiatici attraverso il Mar Caspio e il Mar Nero verso l'Europa e viceversa. In particolare, la nuova rotta di trasporto dovrebbe essere creata sulla base dei corridoi “Trans-Caspian” (Kazakistan, Azerbaigian, Georgia e Turchia) e “Lapis Lazuli” (Turchia, Georgia, Azerbaigian, Turkmenistan e Afghanistan). Il lancio del progetto si colloca dunque in un contesto di importanti sviluppi che stanno caratterizzando l’area centrasiatica per quanto riguarda la connettività del trasporto delle merci e la notevole modernizzazione delle strutture portuali. Dall’altro lato c’è poi la forte attenzione che l'Unione europea sta dimostrando sui corridoi multimodali della regione, come ha dimostrato a settembre scorso con l’adozione da parte della Commissione di una nuova strategia globale volta a collegare meglio l'Europa e l'Asia. Da tempo la Romania intende trasformare il porto di Costanza in un collegamento strategico del corridoio di trasporto e di transito che collega il Mar Caspio e il Mar Nero, ma soprattutto un punto di riferimento per l’Unione europea per quanto riguarda le merci trasportate dall’Asia Centrale e, in particolare, dal porto turkmeno di Turkmenbashi, riferimento anche per Kazakistan e Uzbekistan. Va considerato anche che il Turkmenistan sta esplorando da tempo la possibilità di trasportare merci a Costanza, compreso il suo gas naturale liquefatto (Gnl) che ora è venduto quasi esclusivamente alla Cina a condizioni ritenute poco favorevoli. La rotta, che potrebbe permettere al gas di guardare al mercato europeo da sempre ambito dal Turkmenistan, comporterebbe l'uso di contenitori speciali che attraversando il Mar Caspio fino al porto azero di Baku, proseguono in treno fino ai porti di Batumi o Poti, in Georgia, e da lì via mare fino in Romania. Un percorso che, però, potrebbe alzare i costi e rendere il Gnl turkmeno poco conveniente per i consumatori europei. Anche l'Uzbekistan è da lungo tempo interessato al corridoio di trasporti caucasico e sta cercando l'accesso ai porti del Mar Nero e, attraverso il porto turco di Mersin, punta a raggiungere il Medio Oriente, il Nord Africa e l'Europa. Un interesse simile è manifestato anche dal Tagikistan. In questa ottica, anche Turchia, Bulgaria e Ucraina, pronti a potenziare i propri porti sul Mar Nero, guardano con interesse all’iniziativa del corridoio Mar Nero-Mar Caspio e, secondo gli osservatori, non escludono una possibile partecipazione al progetto per evitare un indebolimento dei rispettivi scali commerciali.
A fronte di questa lunga premessa, risulta abbastanza evidente come, nel romanzo collocato in un futuro prossimo, gli USA abbiano potuto essere in grado di inviare unità navali sommergibilistiche nel Mar Caspio, chiaramente nel più completo segreto.

 

Black Force

Black Force

Molti vorrebbero accadesse...

CODE J: XATS-7132

CODE J: XATS-7132

Dove nessuno oserebbe...

Black Force: SHOWDOWN!

Black Force: SHOWDOWN!

La resa dei conti...

CELLULA NERA

CELLULA NERA

Orizzonte del terrore

Alto tradimento

Alto tradimento

Non fidarti di nessuno

The right War

The right War

L'unica guerra giusta che il mondo è chiamato a combattere

ADSense

Nessuno rimane indietro!
Il mio prossimo romanzo...